CONCESSIONI DEMANIALI: LA CASSAZIONE TORNA SUL TEMA, RIMANDANDO LA SENTENZA DEL 2022 AL CONSIGLIO DI STATO

12/01/2024

Le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione tornano a pronunciarsi sul tema delle concessioni demaniali questa volta entrando nel merito di quanto precedentemente deciso dal Consiglio di Stato. Dopo l’Adunanza Plenaria n. 18 del 2021, che aveva individuato nuovi criteri normativi sulle concessioni demaniali, successivamente, il Consiglio di Stato, sez. V, con la sentenza n. 4072/2022 depositata il 23/05/2022, aveva applicato nel merito i suddetti principi dichiarando contestualmente inammissibile l’intervento. Proprio questa sentenza di merito è stata oggetto del ricorso presentato dalle associazioni della nautica, contestando: il diniego della giurisdizione, per avere ritenuto inammissibili i loro interventi; l’eccesso di potere (riferibile sia alla sentenza impugnata, sia a quella dell’Adunanza Plenaria per avere travalicato i limiti esterni della giurisdizione amministrativa e invaso la sfera sia del potere legislativo, sia di quello amministrativo. In particolare, entrambe le pronunce si sono spinte oltre, usurpando le attribuzioni dei poteri legislativo ed esecutivo nella valutazione della «scarsità delle risorsa naturale» - che è il requisito necessario all’applicazione della direttiva Bolkestein - sia introducendo una «norma di diritto transitorio» con la previsione di termini diversi da quelli previsti dalla normativa nazionale, nonché di un termine per l’indizione delle gare, formulando, infine, anche i principi ad esse applicabili. La Cassazione, ha cassato la sentenza 4072/2022 depositata il 23/05/2022 e l’ha rinviata al Consiglio di Stato.