E’ entrato in vigore il Contributo di accesso a Venezia che sarà applicato per 54 giornate nell’arco dell’anno in corso.
Si inizia con un blocco unico fino al 4 maggio, per poi proseguire a maggio (9 e 10, 11 e 16, 17,18 ,23,24,25 e 30,31), giugno (1,2 e 6,7,8 e 13,14,15 e 20,21,22 e 27,28,29) e luglio (4,5,6 e 11,12,13 e 18,19,20 e 25,26,27). Rispetto all’anno scorso, il Contributo di accesso sarà di 5 euro per chi prenota entro il quart’ultimo giorno dal proprio arrivo mentre sarà di 10 euro per chi prenota dal terzo giorno antecedente alla visita.
Il provvedimento, che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019 poi aggiornata nel 2021, ha l’obiettivo di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città.
“La sperimentazione prosegue, con un ampliamento delle giornate e un maggiore contributo a sostegno della città e di chi la vive. Come Amministrazione, riteniamo fondamentale che chi visita Venezia contribuisca alla sua gestione, attraverso un sistema che ha come obiettivo principale la regolazione dei flussi” ha spiegato l’assessore al Bilancio, Michele Zuin.
L’assessore al Turismo Simone Venturini ha così commentato: ”Il turismo giornaliero ha un impatto molto più gravoso sulla città rispetto a quello di chi pernotta. Per questo è giusto introdurre misure che ne limitino o ne riequilibrano la presenza, tutelando il diritto della città a rimanere vivibile e fruibile per residenti e lavoratori”.
Anche per il 2025, il contributo sarà applicato solo alla Città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, Sant’Andrea, la Certosa, San Servolo, San Clemente, Poveglia. Non è dovuto per chi transita a piazzale Roma, Tronchetto o Stazione Marittima, senza accedere alla Città antica.