DICEMBRE A METÀ: IL TURISMO CRESCE NONOSTANTE I COSTI DEI TRASPORTI

Dicembre si conferma un mese vivace per il turismo in Italia: per il ponte dell’8 dicembre le strutture ricettive mostrano un alto tasso di prenotazioni e sono attesi milioni di pernottamenti. Tantissimi italiani e diversi stranieri hanno scelto di concedersi qualche giorno di pausa prima delle feste, con mete privilegiate come montagna, città d’arte, terme e località lacustri.
Le destinazioni tipiche dell’inverno — dal Nord Est al Centro — sembrano riflettere un crescente desiderio di vacanza, complice anche il calendario favorevole che consente weekend lunghi. Le località montane e termali registrano una saturazione particolarmente elevata, segno dell’interesse per esperienze di relax o sport invernali; allo stesso tempo, città e centri storici — grazie a mercatini, musei e atmosfera natalizia — attraggono chi cerca cultura e passeggiate, piuttosto che neve o sci.
Dall’altra parte, però, non mancano le criticità. I costi dei trasporti — aerei, treni, ma anche collegamenti interni — sono saliti in modo marcato, incidendo sul
budget delle famiglie. Questo aumento spinge molti a preferire mete più vicine o soggiorni più brevi, o addirittura a rinunciare del tutto alla vacanza. Per alcune tratte le tariffe dei voli sono quasi decuplicate rispetto alla bassa stagione, rendendo proibitiva l’idea di viaggiare lontano.
Eppure, nel bilancio complessivo, la voglia di viaggiare sembra aver la meglio. Nonostante il caro trasporti e l’inflazione, la domanda tiene: molti confermano le proprie prenotazioni e diversi decidono comunque di partire, magari con qualche rinuncia o accortezza in più sul budget. Il risultato è un’iniezione di fiducia per un settore che da mesi cercava un’inversione di rotta — e che ora, con dicembre, sembra tornare a respirare.
Questa “ripresa attenta” racconta di un turismo che si adatta: non più solo estate, spiagge e ferie lunghe, ma un’Italia natalizia, in movimento, che cerca esperienze compatte, vicine, e sostenibili. Un segnale — forse non ancora di trionfo — ma di resilienza: che fa ben sperare per le vacanze invernali e per la tenuta del comparto turistico.

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