Proporzionalità delle sanzioni, centralizzazione delle verifiche, semplificazione delle procedure per snellire i controlli.
Questi alcuni degli assi su cui poggia la riforma del diritto doganale, peraltro ancora in fase di definizione, introdotta con il dedicato Decreto Legislativo dello scorso anno, che sta andando a ridisegnare la complessa disciplina che interessa in particolar modo le attività di vettori, spedizionieri ed agenti marittimi.
Obiettivi dell’azione legislativa sono quelli di allineare la normativa italiana a quella comunitaria e di rafforzare la competitività del sistema, specie in relazione agli hub portuali, chiamati a fronteggiare la concorrenza degli scali del Nord Europa e a raccogliere la sfida rappresentate dalle mutate rotte dei traffici, correlate alle tensioni internazionali che hanno obbligato a nuove strategie la filiera della logistica e all’ingresso di nuovi attori sul mercato globale.