ENIT: PROFILO DEL TURISTA AMERICANO

Molto definito, ma in continua evoluzione è il profilo del viaggiatore americano secondo l'Enit.
Proviene principalmente da tre grandi aree metropolitane: New York, Los Angeles e Washington, che da sole rappresentano oltre 110mila arrivi aeroportuali; nel 94% dei casi viene per vacanza, ma sta crescendo anche il segmento business, che registra un +3,4%.
È un turista sempre più autonomo, con il 65% delle prenotazioni effettuate direttamente. Il dato relativo alle agenzie fisiche è rilevante (21%), mentre le Ota, coprono circa l’8%.
Quasi la metà (45%) degli americani prenotano con più di tre mesi di anticipo, ma c’è anche una fascia in crescita – il 18% – che sceglie l’Italia last minute e resta nel nostro Paese mediamente oltre due settimane: 14,3 notti. Il 47% si ferma circa due settimane, il 30% una settimana, mentre c’è un 11% che si concede soggiorni superiori al mese.
Viaggia spesso in coppia (43%) o in piccoli gruppi da tre a cinque persone (27%), ma c’è anche un numero rilevante di viaggiatori singoli (22%). È un turista sofisticato, curioso, ben informato. Ama scoprire, assaggiare, respirare il Paese, ma soprattutto, cerca un’Italia che possa vivere in modo personale e autentico, costruendosi un viaggio che abbia un significato, non solo un itinerario.
Il Giubileo e l’elezione di Leone hanno influenzato ulteriormente i flussi dagli Usa. Dopo l’elezione del nuovo Papa, a maggio 2025 gli arrivi dagli Usa sono aumentati del +7,4%, 240.500 passeggeri.
Il Giubileo sicuramente è un’opportunità non solo per Roma, ma per tutto il centro Italia. Regioni come Marche e Umbria, già protagoniste del turismo religioso, stanno beneficiando di un incremento delle vendite del +30% nei primi sei mesi del 2025.