ITALIA, DAL TURISMO DELLE RADICI AL G7: LE STRATEGIE PER UN NUOVO INCOMING

20/01/2024

Un occhio al passato, l'altro al futuro. Il Forum internazionale del turismo italiano, ospitato a Genova per la sua prima tappa nella Penisola, ha individuato nell’intreccio fra cultura e paesaggio dell’Italia la formula ideale per conquistare nuove tipologie di visitatori: “Possiamo spingerci ben oltre i 455 milioni di presenze del 2023 - ha dichiarato Daniela Santanché, ministro del turismo - ma è necessario che i territori operino come una squadra nazionale del turismo, superando i confini amministrativi per riscoprire quelli delle comunità”. “Stiamo cogliendo segnali di crescita da mercati per certi versi sorprendenti - ha rilanciato Ivana Jelinic, presidente e ceo Enit - a partire dai cospicui arrivi brasiliani o sudamericani in località legate alle famiglie emigranti, per arrivare a coreani, vietnamiti e indonesiani attratti dai nostri particolarismi regionali”. IL TURISMO DELLE RADICI “Puntare nel 2024 sul turismo delle radici - ha osservato Ivan Drogo Inglese, presidente Stati Generali Patrimonio Italiano - significa attingere a un potenziale serbatoio di 90 milioni di visitatori: abbiamo testimonial nel mondo, come il premier australiano di origine pugliese, o la moglie “siciliana” del presidente americano Biden, che possono smuovere bacini enormi”. Un’occasione resa ancor più concreta dall’arrivo del G7 in Italia, che spingerà FS Treni Turistici Italiani a organizzare itinerari speciali in aree produttive tradizionali.