L’AGENDA 2030 DELL’EMILIA-ROMAGNA: TURISMO AL CENTRO DELLA CRESCITA ECONOMICA

28/11/2023

 “Abbiamo la forza per far diventare il turismo il principale asset economico dell’Emilia-Romagna, grazie alla vitalità delle imprese turistiche e alla strategia pubblico-privato che hanno permesso di spingere la regione sui mercati estero e nazionale”. È quanto affermato da Stefano Bonaccini e Andrea Corsini, rispettivamente presidente e assessore regionale a Turismo e Infrastrutture, nel corso della conferenza “#Turismo Emilia-Romagna, destinazione futuro”, focalizzata sugli obiettivi 2030, data entro cui “il settore turistico potrà superare il 16% del Pil regionale e posizionare l’intero territorio ai vertici dell’attrattività nel Paese”, come hanno aggiunto. “Abbiamo retto l’impatto delle restrizioni Covid e dell’alluvione – hanno poi evidenziato Bonaccini e Corsini -, con numeri che, nei primi nove mesi dell’anno, sono positivi, sia per le presenze che per gli arrivi turistici, grazie anche alla tenacia degli imprenditori e agli investimenti sulla promozione del territorio. Viene raddoppiata la dotazione per la riqualificazione delle strutture alberghiere e per il rifacimento dei waterfront”. La diversificazione dell’offerta turistica emiliano-romagnola promossa negli ultimi anni appare, quindi, essere la giusta strada su cui proseguite. Alla Motor Valley e alla Food Valley si aggiungerà, a breve, la Music Valley. I grandi eventi internazionali in regione, 81 nel 2023, hanno generato un indotto pari a 150 milioni di euro. Il prossimo anno, accanto alle riconferme di MotoGp, Formula Uno, Coppa Davis e Ironman, ci saranno avremo tre novità: il Tour de France, l’Open di golf a Cervia e la Formula E a Misano. Tra gli obiettivi dell’Emilia-Romagna, raggiungere, entro i prossimi anni, i 65 milioni di presenze, con il 35% da Paesi esteri: quelle registrate tra gennaio e settembre 2023 sfiorano il 28% delle presenze totali, pari al +12,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una prospettiva basata sul rafforzamento del rapporto pubblico-privato, a partire dalla riqualificazione delle strutture alberghiere ed extra alberghiere, poi il sostegno al sistema aeroportuale e alla viabilità, il miglioramento degli impianti sportivi soprattutto in Appennino, per ospitare eventi, l’aumento dei percorsi ciclabili e il potenziamento delle ‘infrastrutture verdi’.