MATTEO SALVINI: “AI BALNEARI SERVE UN SOSTEGNO ECONOMICO”

Durante la fiera TTG di Rimini, Matteo Salvini ha rilanciato l’attenzione sul futuro dei balneari italiani, sottolineando la necessità di garantire loro un adeguato sostegno economico. Il leader politico ha ribadito come il settore balneare rappresenti non solo una componente strategica del turismo italiano, ma anche un patrimonio storico e culturale consolidato, capace di generare occupazione e attrarre flussi turistici internazionali.
“Non possiamo lasciare sole le imprese balneari, soprattutto in un periodo in cui affrontano sfide normative e di mercato sempre più complesse – ha dichiarato Salvini –. Ai balneari dobbiamo garantire un indennizzo adeguato, che tuteli i loro investimenti e riconosca il valore del lavoro svolto”. L’appello arriva in un momento delicato per il comparto, che negli ultimi anni ha subito pressioni legate a nuove regolamentazioni europee e a contratti di concessione spesso in scadenza, creando incertezza per migliaia di operatori lungo tutta la costa nazionale.
Salvini ha inoltre evidenziato come il turismo balneare sia un motore economico fondamentale, capace di generare reddito non solo per i concessionari delle spiagge, ma anche per le imprese locali, ristoranti, strutture ricettive e servizi collegati. “Proteggere i balneari significa proteggere l’economia turistica del Paese – ha aggiunto –. Serve una politica che coniughi rispetto delle regole e sostegno concreto a chi investe e lavora sul territorio”.
Il tema del sostegno economico si inserisce in un dibattito più ampio sulle politiche di rilancio del turismo italiano post-pandemia e sulla necessità di strumenti compensativi mirati per settori particolarmente esposti a fluttuazioni stagionali e normative. L’intervento di Salvini a TTG ha raccolto l’attenzione di operatori e addetti ai lavori, molti dei quali hanno accolto positivamente la proposta di una forma di indennizzo, vista come un primo passo per garantire stabilità e continuità al comparto.
Il messaggio del leader politico è chiaro: preservare il settore balneare non è solo una questione di equità verso chi lavora, ma anche un investimento strategico per l’intero sistema turistico nazionale, in grado di rafforzare l’attrattiva dell’Italia sul mercato internazionale.

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