Piazza Augusto Imperatore torna a vivere grazie a un ambizioso progetto di riqualificazione che unisce architettura, archeologia e visione contemporanea.
Il restyling – firmato dal gruppo Urbs et Civitas, guidato dall’architetto Francesco Cellini – ha riconnesso il Mausoleo di Augusto al tessuto urbano, in un intervento partito nel 2020 e ora completato nella sua prima fase.
“Con la conclusione del primo lotto di lavori, la piazza torna finalmente a essere un luogo di incontro e bellezza - ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri -. Il prossimo passo sarà la musealizzazione del Mausoleo, secondo il progetto di Rem Koolhaas: un percorso che restituirà alla città uno dei suoi luoghi più iconici per cittadini e turisti.”
Il cantiere ha richiesto lavori infrastrutturali e ritrovamenti archeologici importanti – tra cui mosaici, strutture tardo-antiche e una testa di divinità femminile in marmo – che saranno integrati nel percorso museale. Il restauro del Mausoleo, il più grande sepolcro circolare dell’antichità, proseguirà fino a fine 2026.
L’investimento complessivo è di 7.190.000 di euro, con un sostegno chiave della Fondazione TIM, che ha contribuito con 6 milioni di euro, il maggiore intervento culturale della Fondazione dalla sua nascita. “Siamo orgogliosi di restituire alla città un simbolo identitario grazie a un impegno pubblico-privato”, ha sottolineato Alberta Figari, presidente di Fondazione TIM. Fondamentale anche il mecenatismo del Gruppo Bvlgari, che con una donazione di 700.000 euro realizzerà l’allestimento museale e la mostra inaugurale. “È un tributo sentito alle nostre radici romane”, ha commentato Jean-Christophe Babin, ceo di Bvlgari.