TURISMO DI LUSSO LE POTENZIALITÀ DEL BRAND ITALIA

17/05/2024

Il turismo è una reale infrastruttura del Paese, ma gli imprenditori devono avere il coraggio di riposizionarlo sul lusso. A insistere sull’importanza dell’offerta di fascia più alta sono stati i partecipanti al convegno Investopia Europe 2024, che hanno messo l’accento sulla necessità di innovazione per venire incontro alle aspettative della nuova generazione di viaggiatori, profondamente diversa rispetto ai turisti del passato. “Il turismo - ha detto Matteo Lunelli, presidente di Altagamma - è una leva strategica di crescita dell’economia e del made in Italy, su cui continuare a investire. Bisogna però avere il coraggio di riposizionarlo verso l’alto, perché l’alta gamma è solo il 2% del totale del turismo, ma rappresenta il 25% dell’indotto complessivo”. “Oggi il nostro Paese sta attraversando una fase di crescita straordinaria - ha aggiunto Giampiero Schiavo, ceo di Castello Sgr -, anche per il grande desiderio di viaggiare da parte di tutti. E tra i viaggiatori c’è l’1% di popolazione che governa il 45% della ricchezza mondiale. Come possiamo ben immaginare si parla di una fascia di clientela molto sofisticata, che ha bisogno di un prodotto innovativo”. Strutture obsolete E qui il discorso si è focalizzato sul patrimonio alberghiero italiano, ancora per gran parte obsoleto: “Le grandi catene sono solo il 5% dell’offerta complessiva, è il numero più basso in Europa - evidenzia Schiavo -. I gruppi alberghieri internazionali possono dare un contributo determinante all’incoming, se pensiamo che giganti come Marriott o Hilton hanno accesso a centinaia di migliaia di clienti”. Clienti ai quali l’Italia ha da offrire il più alto numero di destinazioni luxury in Europa. “Pensiamo al caso della Puglia, diventata una meta luxury tra le più importanti al mondo. Le potenzialità sono ancora tante per l’Italia, c’è molta possibilità di crescita”.