TURISMO SICURO 2025” PATTUGLIAMENTI CONGIUNTI IN EUROPA

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, nel solco delle positive esperienze degli scorsi anni, ha dato avvio ai “pattugliamenti congiunti” fra le Forze di polizia italiane e quelle straniere.
Tale attività sta raggiungendo il suo picco in questi mesi estivi, ritenuti di massima affluenza turistica sia in Italia che all’estero, con la finalità di salvaguardare la sicurezza pubblica, nonché prevenire e contrastare reati.
L’iniziativa trova il suo fondamento giuridico in accordi di cooperazione di natura governativa ed intese tecniche siglate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza che vanno ad integrare un quadro normativo dell’Unione europea che incoraggia questo tipo di cooperazione rafforzata.
Nello specifico, gli agenti italiani prestano servizio, in divisa e senza armi, al fianco dei colleghi stranieri nelle località balneari e nelle città di maggiore afflusso di turismo italiano in Albania, Croazia, Malta, Montenegro, Polonia, Portogallo e Spagna mentre in Francia saranno anche dotati dell’arma individuale, allo scopo di assistere quelle Autorità di polizia nel controllo del territorio, con pattuglie a piedi o automontate ed agevolare i contatti tra i connazionali in vacanza e le Istituzioni locali.
Negli stessi periodi in cui gli operatori delle Forze di polizia italiane sono in servizio all’estero, agenti di polizia albanesi, francesi, portoghesi, polacchi
e spagnoli sono impiegati nelle principali città italiane per svolgere le medesime funzioni ed assistere i propri connazionali, anche nella formalizzazione di eventuali denunce.
La presenza delle pattuglie congiunte incontra il favore dei turisti che apprezzano soprattutto la qualità dell’assistenza fornita oltre che la loro costante presenza, evidenziando ancora una volta l’importanza della collaborazione tra le Forze di Polizia, capace di innalzare il livello di sicurezza, anche percepita, e di facilitare lo scambio di informazioni con le autorità diplomatiche e consolari.