AEROPORTI NEL CAOS: LE NUOVE PROCEDURE RALLENTANO GLI INGRESSI

Disagi, code interminabili e passeggeri esasperati: è questo il quadro che si sta delineando in molti aeroporti europei dopo l’introduzione dei nuovi sistemi di controllo alle frontiere. Le nuove procedure, pensate per aumentare la sicurezza e tracciare meglio i flussi di ingresso, si stanno rivelando un ostacolo per la fluidità dei transiti, in particolare negli scali internazionali ad alta affluenza.
A preoccupare sono soprattutto i tempi di attesa, che in alcuni casi superano l’ora, con lunghe file che si formano già dalle prime ore del mattino. Il sistema automatizzato di registrazione dei dati biometrici — che prevede scansione del volto, impronte digitali e passaporto elettronico — rallenta le operazioni, specie per chi non è familiare con le nuove tecnologie o proviene da Paesi extra Schengen.
Le compagnie aeree lanciano l’allarme: i ritardi ai controlli stanno
compromettendo la puntualità dei voli e aumentando il rischio di perdere coincidenze, con ripercussioni anche sui costi operativi. Alcuni scali hanno rafforzato il personale di supporto, ma il flusso di viaggiatori resta difficile da gestire, soprattutto nei fine settimana o nei periodi di maggiore traffico.
Le autorità invitano i passeggeri a presentarsi in aeroporto con largo anticipo, ma la situazione rischia di peggiorare con l’avvicinarsi delle festività. L’obiettivo di una maggiore sicurezza è condiviso, ma la richiesta che arriva da più parti è chiara: servono procedure più snelle, senza sacrificare l’efficienza del sistema aeroportuale.

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