ALESSANDRA PRIANTE PRESIDENTE ENIT: IL TURISMO SOSTENIBILE NASCE DAL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO
Il turismo italiano si trova oggi al centro di una nuova visione che unisce sostenibilità, cultura e valorizzazione del territorio. Alessandra Priante, presidente dell’ENIT, sottolinea come la vera forza dell’Italia risieda nella capacità di trasformare la propria eredità culturale in un motore di sviluppo responsabile e duraturo. “Il turismo sostenibile nasce dal patrimonio culturale italiano – afferma Priante – perché è nella nostra storia, nelle nostre città d’arte, nei borghi e nelle tradizioni che troviamo la chiave per un futuro più equilibrato e rispettoso dell’ambiente e delle persone.”
L’Italia, con la sua straordinaria varietà di paesaggi e identità, è il luogo ideale per sperimentare un turismo che non consuma ma rigenera, che non si limita a mostrare ma a coinvolgere. Dalla grande città d’arte al piccolo borgo, ogni destinazione può diventare un esempio di equilibrio tra tutela e innovazione, tra accoglienza e autenticità. Il viaggio si trasforma così in un’esperienza consapevole, in cui la cultura diventa il filo conduttore che unisce economia, sostenibilità e senso di appartenenza.
Secondo questa prospettiva, la sfida per l’Italia non è soltanto attrarre visitatori, ma offrire loro la possibilità di vivere il Paese con lentezza, curiosità e rispetto. È un invito a scoprire la bellezza diffusa, a entrare in contatto con le comunità locali e a partecipare alla conservazione di un patrimonio che appartiene a tutti. In questo equilibrio tra memoria e innovazione, il turismo italiano trova la sua vocazione più autentica: crescere senza perdere la propria anima, trasformando la cultura in una risorsa viva per le generazioni future.
Priante, intervenuta nel corso di un Convegno svoltosi a Firenze, ha evidenziato come l’Italia sia in grado di guidare un modello di turismo culturale differente. “L’Italia, con la sua straordinaria diversità culturale, ha la possibilità di guidare un modello globale di turismo fondato sulla qualità e sulla conoscenza. Parlando di long haul, Priante riporta che il 51% delle presenze turistiche in Italia proviene dall’America, un cluster che viaggia perché vuole venire nel Belpaese, a differenza dell’asiatico, che racchiude l’Italia in un itinerario europeo.