L’uso crescente dei social media sta avendo conseguenze indesiderate sull’ambiente naturale, secondo uno studio pubblicato in Science of The Total Environment[1] . La necessità di catturare selfie spettacolari o foto paesaggistiche mozzafiato sta spingendo le persone ad avventurarsi in ecosistemi fragili, causando notevoli disturbi. IMPATTO SULLA FAUNA SELVATICA E SULLE PIANTE I ricercatori hanno scoperto che l’attività sui social media sta sconvolgendo i comportamenti naturali della fauna selvatica e portando alla distruzione di specie vegetali. Animali come gli uccelli stanno vedendo i loro modelli di riproduzione e alimentazione sconvolti mentre le persone si riversano in questi luoghi. La popolarità di alcuni luoghi sui social media può attrarre grandi folle, il che porta al calpestamento di piante in via di estinzione e a un aumento dello stress per la fauna selvatica locale. LE CONSEGUENZE INDESIDERATE DEI SOCIAL MEDIA Sebbene i social media possano essere uno strumento potente per la consapevolezza e la conservazione ambientale, hanno anche un lato oscuro. Lo studio evidenzia che la rapida diffusione di informazioni sulla posizione di specie rare o splendidi paesaggi sui social media ha reso queste aree vulnerabili alla sovraesposizione. Ciò non solo danneggia gli habitat, ma mette anche le specie a rischio di bracconaggio e altre forme di sfruttamento. BILANCIAMENTO TRA ESPOSIZIONE E CONSERVAZIONE Nonostante gli impatti negativi, i social media possono anche contribuire positivamente agli sforzi di conservazione. Possono essere utilizzati per raccogliere dati attraverso la citizen science e aumentare la consapevolezza sui problemi ambientali. Tuttavia, i ricercatori suggeriscono che è necessario un approccio più responsabile.