QUANDO I GIGANTI INCONTRANO GLI EROI: RIACE E MONT’E PRAMA INSIEME IN MOSTRA

Per la prima volta nella storia dell’arte italiana, due capolavori millenari verranno esposti fianco a fianco, creando un dialogo unico tra civiltà e culture. I Bronzi di Riace, simbolo della maestria della Grecia antica, incontreranno i Giganti di Mont’e Prama, straordinaria espressione dell’arte nuragica sarda. L’evento, definito “storico” dagli esperti, offrirà al pubblico un’occasione senza precedenti per confrontare due mondi lontani nel tempo e nello spazio, ma accomunati dalla ricerca della perfezione artistica e dalla celebrazione della figura umana.
Il primo passo è stato mosso in occasione della ventisettesima edizione della Borsa Mediterranea del turismo archeologico di Paestum, in Campania. Il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni, e il direttore del
Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano hanno stretto un accordo preliminare.
I Bronzi di Riace, scoperti nel 1972 nelle acque dello Ionio, rappresentano guerrieri greci dal realismo impressionante: muscoli tesi, dettagli anatomici curatissimi e volti espressivi che trasmettono forza e nobiltà. I Giganti di Mont’e Prama, rinvenuti negli anni ’70 in Sardegna, sono figure monumentali scolpite in pietra, dalla linea stilizzata ma potente, testimonianza di una cultura nuragica avanzata e ricca di simbolismi. Vederli insieme non solo valorizza le singole opere, ma permette di osservare come due civiltà abbiano interpretato il corpo umano e l’eroismo, pur con linguaggi e materiali diversi.
La mostra, curata da importanti musei italiani, diventa così un ponte tra passato e presente, tra arte e mito, e rappresenta un momento di riflessione sulla storia condivisa del Mediterraneo. I visitatori potranno ammirare l’incontro tra eleganza classica e monumentalità primitiva, lasciandosi affascinare dal dialogo tra bronzo e pietra, tra dettagli realistici e simbolismo archetipico.
Un appuntamento imperdibile, che celebra la ricchezza del patrimonio culturale italiano e l’incredibile capacità delle civiltà antiche di lasciare un segno indelebile nella storia dell’arte.

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