RICONOSCIMENTO DE VISU: IL CONSIGLIO DI STATO REINTRODUCE L’OBBLIGO PER LE STRUTTURE RICETTIVE
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso che porta al ripristino dell’obbligo di riconoscimento de visu per tutti gli alloggiati nelle strutture ricettive. La decisione segna un cambio di passo rispetto alle recenti semplificazioni digitali che avevano consentito, in determinate circostanze, l’identificazione degli ospiti tramite strumenti da remoto. Con il nuovo orientamento, l’identità deve essere verificata direttamente dal gestore al momento dell’arrivo, attraverso un controllo fisico del documento.
La misura mira a rafforzare le garanzie di sicurezza e a uniformare le procedure sul territorio, evitando interpretazioni difformi e riducendo i margini di errore nei processi di registrazione. Secondo il giudice amministrativo, l’interazione diretta tra ospite e struttura rappresenta ancora oggi lo strumento più affidabile per assicurare l’autenticità dei documenti presentati.
Per gli operatori del settore si tratta di un ritorno a prassi consolidate, che richiederà un adeguamento immediato delle modalità di accoglienza, soprattutto per chi si era già attrezzato con sistemi di check-in automatizzato. La decisione non esclude l’uso di tecnologie digitali come supporto, ma riafferma che l’identificazione finale deve avvenire in presenza, a tutela di un interesse pubblico ritenuto prevalente.