SIGLATA LA CARTA DI REYKJAVÍK: PERSONE E TERRITORI TORNANO PROTAGONISTI DEL TURISMO EUROPEO
La firma della Carta di Reykjavík segna un passaggio decisivo nel ripensamento delle politiche turistiche europee, ponendo persone e territori al centro delle strategie di sviluppo. Il documento nasce con l’obiettivo di superare i modelli di crescita puramente quantitativi, introducendo un approccio che valorizza l’identità locale, la qualità della vita dei residenti e la sostenibilità delle destinazioni.
La Carta promuove una gestione del turismo più equilibrata, capace di distribuire i flussi in modo intelligente e di ridurre l’impatto sulle comunità più fragili. Viene riconosciuta l’importanza di ascoltare le esigenze dei cittadini che vivono quotidianamente i luoghi visitati, considerandoli non come semplici “contesti”, ma come parte attiva del sistema turistico.
Tra i principi chiave emergono la tutela del paesaggio, la promozione delle economie locali, la riduzione del sovraffollamento e l’investimento in forme di mobilità sostenibile. Le destinazioni sono invitate a collaborare per costruire un turismo che non consumi i territori, ma li rafforzi, generando benefici condivisi e duraturi.
Con la Carta di Reykjavík, l’Europa indica una nuova direzione: un turismo che non punta solo ai numeri, ma alla qualità delle esperienze, al rispetto dei luoghi e al benessere delle comunità che li custodiscono. Un cambio di paradigma che potrebbe rappresentare la base per un futuro più equilibrato e responsabile.