SITI UNESCO: UN MARCHIO DA VALORIZZARE, SECONDO L’ANALISI DI ISNART

I siti UNESCO rappresentano un patrimonio culturale e naturale di inestimabile valore, ma spesso il loro potenziale come vero e proprio marchio resta ancora in gran parte inesplorato. L’analisi condotta da ISNART, l’Istituto nazionale ricerche turistiche, mette in luce come queste eccellenze italiane potrebbero giocare un ruolo strategico nel rilancio del turismo e nella valorizzazione dell’identità territoriale.
L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti riconosciuti dall’UNESCO, vantando oltre 50 patrimoni tra città storiche, aree archeologiche, paesaggi naturali e monumenti unici. Tuttavia, secondo ISNART, la capacità di sfruttare questa ricchezza per creare un marchio distintivo, capace di attrarre flussi turistici di qualità e promuovere una narrazione autentica, è ancora limitata.
I dati evidenziano come spesso la comunicazione intorno ai siti UNESCO si fermi alla semplice menzione del riconoscimento, senza riuscire a costruire un racconto che unisca storia, cultura e valore esperienziale. Di conseguenza, molte destinazioni non riescono a differenziarsi sul mercato internazionale, perdendo occasioni di sviluppo economico e culturale.
Per valorizzare appieno il marchio UNESCO, ISNART suggerisce un approccio integrato che coinvolga istituzioni, enti locali e operatori turistici, puntando su innovazione, sostenibilità e coinvolgimento delle comunità locali. È fondamentale, inoltre, investire in digitalizzazione e storytelling per raccontare i siti non solo come luoghi da visitare, ma come esperienze uniche da vivere.
L’analisi conferma che il turismo legato ai siti UNESCO genera flussi di visitatori con una spesa media superiore alla media, rappresentando quindi una leva importante per l’economia locale. Valorizzare questo marchio significa anche promuovere una cultura del rispetto e della conservazione, elementi imprescindibili per garantire la sostenibilità a lungo termine.
I siti UNESCO italiani sono una risorsa preziosa non solo per il patrimonio culturale, ma anche come marchio da costruire e sfruttare nel panorama turistico globale. L’analisi di ISNART invita a una riflessione più profonda e a un impegno condiviso per trasformare queste eccellenze in un motore di crescita e identità.

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