TASSA DI SOGGIORNO IN ARRIVO NELLE CITTÀ INGLESI, LONDRA INCLUSA

Le città inglesi, Londra inclusa, potranno presto introdurre una tassa di soggiorno per i turisti, una misura volta a sostenere i servizi locali e lo sviluppo delle infrastrutture turistiche. La proposta, già discussa a livello governativo, consentirebbe ai comuni di stabilire autonomamente l’importo della tassa, in base alle esigenze e alle caratteristiche di ciascuna località.
L’obiettivo principale è generare nuove risorse economiche senza gravare eccessivamente sui cittadini residenti. Secondo le stime, l’introduzione della tassa potrebbe portare milioni di sterline all’anno nelle casse comunali, contribuendo a finanziare trasporti pubblici, manutenzione dei luoghi d’interesse e iniziative culturali.
L’iniziativa non riguarda solo Londra, ma anche altre città che registrano un alto flusso turistico, come Manchester, Edimburgo e Bath. Gli amministratori locali avranno quindi la possibilità di adattare l’imposta alle caratteristiche specifiche del turismo in ogni area, bilanciando l’esigenza di entrate con l’attrattività per i visitatori.
I turisti dovranno versare la tassa direttamente agli alberghi o alle piattaforme di prenotazione online, con importi che varieranno a seconda della categoria della struttura e della durata del soggiorno. La misura ha suscitato reazioni contrastanti: se da un lato è vista come un’occasione per migliorare i servizi, dall’altro alcuni operatori temono possibili effetti negativi sul turismo internazionale.
Il governo ha assicurato che le modalità operative saranno definite nei prossimi mesi, dando tempo agli enti locali di preparare le infrastrutture necessarie per la raccolta. La tassa di soggiorno, già adottata con successo in diverse città europee, rappresenta ora un passo importante per il settore turistico inglese, in un periodo di crescente pressione economica sui bilanci comunali.
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